sabato 10 ottobre 2009

Il Vampiro nel Medioevo


Nel modo e nella misura in cui la cristianità si espande, la visione dell'esistenza si semplifica: tutte le divinità degli altri culti vengono demonizzate. A questo proposito, la chiesa cristiana dell'età media - fra il V ed il X secolo in particolare - ha fatto ricorso, nell'impossibilità di una conversione di determinati culti ostili, all'assimilazione di alcuni principi contenuti nei rituali pagani e, in alcuni casi, all'assimilazione di leggende popolari. Divenuti angeli o santi, le divinità più antiche videro i loro nomi relegati in bestiari demoniaci ed i loro simboli riciclati: fu così anche per la mitologia vampirica. A partire dal V secolo i Capitoli condannano fortemente il paganesimo e segnano l'inizio della persecuzione di tutti coloro che non si riconoscevano in un dio unico; terrorizzando tra l'altro le popolazioni con visioni infernalistiche ed apocalittiche. Nel 781, un Capitolo sassone denuncia come diabolici i culti pagani ed interdice definitivamente i rituali magici basati spesso sui sacrifici umani. I bevitori di sangue vengono così perseguiti senza distinzione ed eliminati quasi completamente. In questo periodo storico tutti coloro che erano legati agli antichi rituali di sangue e che credevano nel potenziale terrore nascosto nelle tenebre vengono distrutti e le loro pratiche vengono ben presto quasi completamente dimenticate. Nel 1031, il Vescovo di Cahors mostra nel Concilio di Limoge il primo caso di vampirismo documentato da molto tempo. Si tratta del corpo di un soldato che aveva rifiutato i Santi Sacramenti e la cui sepoltura aveva avuto delle grandi difficoltà: ogni volta che il corpo veniva interrato, veniva ritrovato in terra sconsacrata in un posto particolare lontano dalla sede del suo sepolcro originario e sempre intatto. Il corpo non ritrovò la pace se non dopo aver ricevuto l'estrema unzione ed una sepoltura adeguata. Il XII secolo il risveglio degli spiriti. Gli antichi spiriti non furono totalmente dimenticati. Nel XII secolo rifiorirono le adorazioni segrete parallelamente alla crescita della paura della chiesa: per questo motivo gran parte di essi si svolgevano di notte. Si verificano altri fenomeni come il sorgere di malattie mai viste prima e di visioni ed allucinazioni collettive causate dalla malnutrizione delle popolazioni più isolate. Accanto a questi fatti vi è anche la crescita del numero di maghi ed occultisti… ed anche dei vampiri: le loro apparizioni divengono frequenti e in circostanze differenti. Nonostante lo si confonda ancora con il goule ed il licantropo il vampiro e le sue tipiche arrivano anche in Inghilterra. Coloro che vengono identificati come vampiri sono in un tal numero che per eliminarli tutti in determinati casi la chiesa ricorre a roghi collettivi. Dei casi di vampirismo sono registrati nel "De nugis curialium" di Walter Map, nel 1193 e nella "Historia Regis Anglicarum" di William di Newburgh, nel 1196. Generalmente i casi di vampirismo collettivo sono legati allo scoppio di malattie epidemiche così come i casi di cannibalismo sono legati a periodi di carestia. Qualche data:
1337 un vampiro viene scoperto, impalato e ridotto in cenere in Inghilterra.
1343 il barone prussiano Steino Von Retten (Lauenbrug) fu sospettato di essere un vampiro.
Dal 1346 al 1353 una epidemia di peste si abbatte sull'Europa: si crede che la malattia flutti nell'aria sottoforma di bruma e si abbatta sulle sue vittime. Solo i sacramenti religiosi sembrano avere una certa efficacia nella regressione del male.
Nel 1347 viene registrato in Francia un altro caso di vampirismo: anche in questo caso il soggetto venne impalato ed arso.
Nel 1414 Sigismondo di Ungheria (1368-1437) fece riconoscere ufficialmente i vampiri alla chiesa ortodossa durante un Concilio ecumenico. E' quasi scontato riferire che molto spesso erano identificati come vampiri persone che non lo erano affatto e ciò per diversi motivi: sepolture affrettate, scarsa conoscenza medica delle epidemie e di alcune malattie psicosomatiche umane. Era molto più semplice spiegare tutto con l'angoscia del vampirismo. E' altrettanto scontato riferire che non tutti i casi registrati sono attribuibili ad errori o mancanze come quelle di cui sopra. Bibliografia Fonti:
"Licantropi e vampiri" di Roland Villeneuve;
"Sang pour sang, il risveglio dei vampiri" di Jean Marigny;
"La carne e il sangue" di R. Nolane e E. Campos;
"B.A.BA des vampires" di J-P Ronecker;
"La Sorciére" di Michelet.

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